IL LAVORO E' COMINCIATO IL GIORNO PRIMA E, SENZA VOLER ESSERE ENFATICI O, PEGGIO, RETORICI, E' COSTATO SUDORE E FATICA.
NEL FORNO SONO STATI INCENDIATI I RAMI POTATI DEGLI OLIVI, IL CHE PREVEDE A PRIORI LA POTATURA DEGLI OLIVI E LA RACCOLTA DEI RAMI SUL TERRENO. IL FUOCO E' STATO TENUTO ACCESO PER UN PAIO DI ORE, FINO A CHE, CIOE', LE SUE PARETI CONCAVE SONO DIVENTATE BIANCHE.
IL FORNO CALDO E' STATO UTLILIZZATO LA SERA PER UNO STUPENDO GALLETTO RUSPANTE - CRESCIUTO PROPRIO QUI, INTORNO AL FORNO - CON LE PATATE COLTIVATE DA NIVES, E LA NOTTE PER UNA PENTOLATA DI FAGIOLI, CHE HANNO COTTO A PUNTINO IN UN GRANDE TEGAME DI TERRACOTTA.
PER IL PANE LA SERA ABBIAMO PROVVEDUTO A IMPASTARE UNA PRIMA BIGA E POI, DOPO UN' ORETTA, L'ABBIAMO RAVVIVATA CON ALTRA FARINA.
IL COMPOSTO HA LIEVITATO TUTTA LA NOTTE, DIVENTANTO APPICICOSO E PIENO DI BOLLE.
LA MATTINA DOPO, IL CALORE DL FORNO E' STATO "RINFRESCATO" ( SI FA PER DIRE...), CON ALTRE FASCINE.
NELLO STESSO TEMPO L'IMPATRICE ( CI SIAMO REGALATI QUESTO LUSSO!) GIRAVA CON UNA MISCELA DI FARINE DI GRANI TENERI E GRANI DURI.
UN PO' DI PASTA DI PANE E' STATA TOLTA DALLA MACCHINA PIU' MORBIDA PER FARNE LE "CIACCE" E LE "ZEPPOLE" O "COCCOLI". LA PASTA RIMANENTE, CHE ABBIAMO FATTO IMPASTARE CON ALTRA FARINA FINCHE' FOSSE PIU' CONSISTENTE, E' STATA MOZZATA CON LE MANI E FORMATA IN FILONCINI.
ECCO FILONCINI E CIACCE NEL FORNO
CIACCIA CON OLIO
..E SENZA OLIO
QUESTO E' IL NOSTRO APERITIVO PRIMA DEL PRANZO DOMENICALE: CIACCIA CALDA E FINOCCHIONA FATTA IN CASA. CE LO SIAMO MERITATI, NO?
ANCHE SARA NE E' CONTENTA!
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