"Ma quante cose si posson fare in un giorno?"
Era lo slogan di una pubblicità un po' di anni fa.
Già! quante cose?
24 ore prima ero dalla mia amica parrucchiera: capelli e manicure. Ci vado così poco che quando ne esco mi sento stra-figa.
Nelle 24 precedenti ci sono stati un pranzo (a Firenze), un viaggio fino a Grosseto; la presentazione di due libri (di cui uno mio) con relativa festa e conseguente emozione; una cena al ristorante; il ritorno in auto a Cortona, la notte, la colazione e ora..., dopo 24 ore, Max mi ha portata in un campo a raccogliere cicoria selvatica.
Manicure addio!
La cicoria ora è verde e tenera. Dolce - amara.
A primavera fiorisce, con un blue tenue.
In estate il cespuglio cresce in altezza, secca e sparge i semi che diventeranno tenere piantine nell'autunno.
Max in campagna si riconcilia con la sua anima selvatica e contadina: è felice insomma. Come dargli torto? Oggi poi ci è andata proprio bene. Abbiamo trovato un paio di tartufai a cui abbiamo comprato, seduta stante, uno dei loro tesori.
Oggi sulla nostra tavola sono comparse: uova ( raccolte dal pollaio un attimo prima), cicoria selvatica, pollo allevato il libertà, tartufo bianco; il tutto condito con olio fatto in casa, innaffiato con vino fatto in casa.... solo il sale è stato comprato.
Che dire? la manicure è andata a farsi a benedire. Avrei voluto sentirmi stra-figa almeno un altro giorno.... Ma ... vuoi mettere?
Un menu dolce- amaro....come questa giornata, come la vita.
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