Vilma dei cappelli

C'è un allevamento in Valsugana, con duemila pecore , curate da Vilma.
Le pecore danno latte e preziosa lana.




Le pecore hanno bisogno di essere tosate due volte l'anno.
Una montagna di lana si ammassa nei cortili di Vilma.
- che bello! -
dico io
Eh no!
no?
La lana  un rifiuto speciale e deve essere smaltito.E lo smaltimento costa anche.....
La lana un rifiuto?
E di cosa sono fatti maglioni, coperte, cappotti..?
Nessuna risposta.
Forse anche lana, ma non la nostra.
La nostra deve essere smaltita. E' praticamente invendibile, non la compra nessun produttore. La lana arriva dall'estero, se non addirittura il manufatto.
Perché invendibile?
Perché deve essere lavorata: lavata, disinfettata, filata.... I produttori preferiscono comprarla già semi-lavorata. Costa meno...
Costa meno....?  

Vilma non poteva assistere a questo scempio.
Da qualche anno conserva per se' la lana migliore. La lava e la fila. Poi la fa infeltrire e ...


..... confeziona cappelli.

Dove li fai, hai un laboratorio Vilma?

A casa. Li faccio a casa.
Almeno salvo un po' della lana che andrebbe perduta.
Sono cappelli anti-pioggia, perché la lana infeltrita non fa passare l'acqua. E ce ne sono alcuni davvero belli, non solo quelli da pastori.

Vero!
Mi sono innamorata di un cappello che avrebbe potuto indossare Tamara de Lempicka. L'ho comprato.

Vilma l'ho trovata al Mercatino di Natale di Rango, che é forse l' unico dove non si trovano cose made in China. Andare lassù per le montagne è stata una piccola avventura - con l'auto che un po' slittava e google map impazzito. Anche le indicazioni per Rango sono apparse solo un chilometro prima del borgo. 
Se il prossimo anno decidete di andarci e comprare regali diversi dal solito, contattatemi. Vi farò da navigatore.

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